venerdì 30 marzo 2012

« La distanza tra Roma e Madrid

(Irene Tinagli).“L’Inflessibile Debolezza delle leggi Italiane” (MICHELE AINIS). »
L’AMACA del 30/03/2012 (Michele Serra).
30/03/2012 di triskel182
Dopo i famosi diari di Hitler e di Mussolini, il senatore Dell’Utri ha acquistato all’asta anche alcuni volantini delle Brigate Rosse. Probabilmente possiede in una teca, anche la barba di Landrù, un cannone di Bava Beccaris, la patente di Pacciani e la testa mozza del Battista, assecondando una vocazione collezionistica decisamente “noir”. Per puntellare l’aspetto storico-culturale di questo suo pallino, il senatore ha poi dichiarato che quelle carte insanguinate gli serviranno per allestire “una mostra sul Sessantotto come motore del terrorismo”. Ovviamente ognuno è libero di sostenere ciò che gli pare intelligente, compresa una cosi sciocca banalizzazione della storia del nostro Paese. L’importante è che il senatore, per dare meritato respiro alla sua mostra, allarghi la ricerca storica -a proposito di terrorismo – anche ai rapporti tra mafia e politica, tra servizi segreti e stragi, tra neofascismo e bombe, tra Gladio e il traffico d’anni e tritolo in giro per l’Italia. Il problema, temiamo, è documentale: per quanto abilissimo nello scovare carteggi, diari, epistole, Dell’Utri difficilmente riuscirà a pro-curarsi qualcosa da esporre. Le Brigate Rosse scrivevano le loro truci sentenze. Mafia e servizi non hanno lasciato tracce.

Da La Repubblica del 30/03/2012.

350.000 esodati: il Governo ha sbagliato i conti

Il Governo avrebbe sbagliato i calcoli sul numero degli esodati (coloro che perdono pensione e stipendio) secondo questo articolo pubblicato oggi sul Corriere della Sera.

Il governo aveva calcolato un numero oscillante fra i 50 e i 70mila lavoratori intorno ai 60 anni, non riassumibili, che rischiavano di trovarsi entro breve senza più lavoro e senza assegno pensionistico. Quindi senza reddito. Ma in realtà secondo calcoli dell’INPS la cifra sarebbe decisamente superiore.

Anche se ancora non c’è stata la conferma ufficiale da parte dell’INPS, secondo l’ex Ministro del Lavoro Cesare Damiano (PD) gli esodati sarebbero 357.000: cinque volte tanto quelli calcolati da Elsa Fornero. E i soldi previsti dal Ministero per risolvere il problema non sono più sufficienti.

E se questo è il Governo Tecnico, quello dei professori illustri, possibilmente i più preparati per tirarci fuori dalla crisi, come è possibile accettare un errore di questo genere? Perché, è bene ricordarlo, quei numeri non sono cifre astratte ma lavoratori. Persone dimenticate nel limbo della Riforma.

di Marco Nurra | @marconurra
(30 marzo 2012)

lunedì 2 gennaio 2012

Un pugno di società controlla il mondo.


Ecco la rete globale del potere finanziario pubblicata da INFORMAZIONE LIBERA il giorno lunedì 2 gennaio 2012 alle ore 19.40.Una ricerca svizzera traccia il quadro delle relazioni tra grandi gruppi: meno di 150 multinazionali dettano le regole del mercato e strozzano la concorrenza: "Controllo sproporzionato, si rischiano ripercussioni disastrose". Unicredit nella top 50

di LIVIA ERMINI
Una cravatta il cui nodo è costituito da un nucleo piccolo ma solido di aziende che, dettando le regole, strozzano la concorrenza e gli Stati. Una rete di controllo di banche e multinazionali che tiene sotto scacco i mercati influenzandone la stabilità. E' l'immagine, colorita ma efficace, che emerge da una ricerca dell'Istituto Federale Svizzero di Tecnologia di Zurigo dal titolo "La rete globale del controllo societario" secondo cui 147 imprese nel mondo sono in grado di controllare il 40% di tutto il potere finanziario.
Lo studio, pubblicato da New Scientist, prende in esame le connessioni fra 43.060 multinazionali evidenziando un piccolo gruppo di 1.318 società transnazionali (la cui punta di diamante sono proprio le 147) che esercita un potere enorme, "sproporzionato" lo definiscono i relatori, sull'economia globale. Goldman Sachs, Barclays Bank e JPMorgan sono solo alcuni dei nomi delle corporation, quasi tutte finanziarie, che figurano ai primi 20 posti della "mappa del tesoro".



TABELLA I primi 50 gruppi di controllo

http://download.repubblica.it/pdf/2011/rete-globale.pdf
Ma non si tratta della solita tesi complottistica utilizzata dagli analisti per spiegare il saliscendi di titoli che, più che seguire una logica, sembrano obbedire ai comandi della mano di un burattinaio. In questo caso ci troviamo di fronte ad un'analisi che non concede nulla alla speculazione e agli schemi ideologici, ma si basa esclusivamente su dati statistici. Lo studio, infatti, intreccia modelli matematici con un database delle aziende mondiali (Orbis 2007) ricostruendo reti di relazioni e partecipazione che costituiscono nodi di potere sui mercati globali, senza essere frutto di accordi sottobanco.
I tre autori (Stefania Vitali, James B. Glattfelder e Stefano Battiston) infatti hanno precisato che tali collegamenti tra compagnie, in una prima fase di crescita economica, possono risultare vantaggiosi per la stabilità dell'intero sistema. In tempi di crisi come quelli che stiamo attraversando, però, queste correlazioni potrebbero risultare molto pericolose perché, come in tutte le concentrazioni di potere, il collasso di una compagnia può avere ripercussioni disastrose sul resto dell'economia del pianeta.
"Quali sono le implicazioni per la stabilità mondiale?", si chiedono gli autori. "Si sa che le istituzioni costituiscono contratti finanziari, con diverse altre istituzioni. Questo permette loro di diversificare il rischio, ma, allo stesso tempo, li espone al contagio. In una situazione così interrelata, connotata da forti rapporti di proprietà, perciò il rischio di una contaminazione a catena è dietro l'angolo".
Per quanto riguarda l'Italia, oltre a Unicredito Italiano Spa tra i primi 50 gruppi di controllo, lo studio effettua uno screening della struttura del gruppo Benetton (GUARDA javascript:window.open('http://www.repubblica.it/static/popup/2011/benetton/1.html','benetton','width=750,height=860,scrollbars=no');void(0);) che mostra le diramazioni del controllo della capogruppo alle subsidiaries, alle consociate a livello internazionale.

http://www.repubblica.it/economia/finanza/2012/01/02/news/rete_globale_controllo_societario-27490188/?ref=HREC1-1.

domenica 18 settembre 2011

SILVIO E IL SEGRETO ISTRUTTORIO

SILVIO ED IL SEGRETO ISTRUTTORIO

Ha ragion il povero Silvietto ,
convinto ormai ne son' anch' io ,
'na gran verità ci ha sempre detto...
ma par l'ascolti ...sol' Iddio .


Bastardi assai son l'inquirenti ,
mastini accaniti sopra l'osso ,
insanguinati ci hanno i loro denti ,
dall'azzannallo a più non posso .


Martire si fa fin al supplizio ...
ogni giorno 'na pasqua de passione :
or se richiede pe' lui er giudizio
sul segreto istruttorio in violazione .


E' 'n gran paradosso e 'n' indecenza...
assurdo è il bersaglio al vostro tiro ...
su 'sta materia si sa ch' ha fatto scienza...
...ma chi volete prenne 'n giro ?

Invece di star chiusi sol tramando ,
uscite e compratevi i giornali...
più che titoli me pare quasi un bando ,
pur chi è miope capisce senz'occhiali .

Lui spende e spande milioni da 'na vita ,
purché nulla trapeli e tutto taccia ,
quindi cospiratori...fatela finita
...che il buonsenso ...ce fa 'na figuraccia !!


( Bruno Panuccio 15(09/2011 )

venerdì 5 agosto 2011

quarta sinfonia scillipotiana

va in onda radio su news 24.

..OTELMA DOCET:

PRIMO FARE SOLDI
POI SE E' IL CASO
DARSI DA FARE..

...e così.. lo scilli poti-poti oggi, si e' potuto esibire, a tutto campo,non senza essersi portata una piccola claque che batteva le mani ..nei tempi e nei usi consentiti dalla legge.
io,che ho acceso rai news 24 per cercare di sentire un telegiornale passabile, non credevo a i miei occhi e alle mie orecchie, anche perche' il vedere il vecchiaccio seduto tranquillo.... annuendo di tanto in tanto.... mi faceva pensare ad una sceneggiata....a uso e consumo dei giornalisti parlamentari e non mi aspettavo di certo dover subire una specie di predica retoricamente preparata in piena regola per farsi bello.
A me poi( devo confessarvi ) ascoltare quel omuncolo abbastanza irritante , che crede di essere un altro super uomo,e forse pensa di diventare un altro delfino del caimano,... come se poi la cosa fosse possibile in natura... usando la medicina alternativa come mezzo di propulsionee che crede di essere un medico illustre e si dichiara esperto in tumori e che si dice medico e parla in terza persona di medicina alternativa e di " salvazione" del paziente Italia, mentre promuove un libro, avvalendosi del consenso e dell'appoggio di un venditore di spazzole..................
BEH , SCOSATE! MI FA SPECIE!!!!!!
Sapete io, senza nascondermi dietro una indecente finta modestia, posso davvero dire di aver conosciuto e frequentato ben altri medici ginecologi e chirurghi ...amici di Ogino: gente che ha curato donne col cancro del collo dell' UTERO rimettendoci un braccio.... per le radiazioni .

Gente che per prima in Italia ha propugnato e fatto conoscere una tecnica ormai notissima,per riconoscere il preciso momento dell'ovulazione ,e che... poi... e' stata anche utilizzata e viene utilizzata,tutt'ora , per il controllo cosidetto naturale ... della fertilita'.

ROBA CHE A QUALCUNO, NATO IERI , POTREBBE QUASI SEMBRARE PREISTORIA ...POICHE' ORAMAI SIAMO ALL'ERA DEI TRAPIANTI .

MA ROBA CHE , COMUNQUE, MI PERMETTE DI RISPETTARE LA SCIENZA E LA CONOSCENZA,E MI FA SENTIRE una marziana una che vive su un pianeta diverso e piu evoluto quando mi capita di ascoltare seidicenti medici alla SCILLI.POTI.POTI..
UNO CHE SI DEFINISCE ESPERTO DI TUMORI , PARLA DI SUO PADRE MORTO QUANDO ERA BAMBINO PER FARSI COMPATIRE , DI PERSECUZIONE NEI CONFRONTI SUOI E DEL VECCHIACCIO ....E , DULCIS IN FUNDO, CREDE DI AVER SALVATO L'ITALIA,
MENTRE HA SOLO SALVATO UN VECCHIACCIO... CHE HA PAURA DI FINIRE IN PRIGIONE E VEDER FINALMENTE FALLIRE ...LE TELEVISIONI DI CUI AVREBBE, DA TEMPO, DOVUTO LIBERARSI.
ALTRO CHE FUMUS PERSECUTORIS:SIAMO DA TEMPO DAVANTI AD UN VULNUS CHE HA INFICIATO E STA INFICIANDO TUTTA LA VITA DEMOCRATICA E CIVILE DI QUESTO PAESE DA ANNI .
Potrei continuare la mia nota ridicolizzando quel signore ( si fa per dire)
che parlando col plurale majestatis..dice di aver cambiato la maglietta per convinzione,folgorato sulla via di damasco, quando ha incontrato il pulcino nero .e che UDITE UDITE :
Si aspetta che i nipoti leggano sui libri di storia che il loro nonno era una specie di SARAGAT..... uno che ha salvato la nazione.
Da cosa poi?
Da un providenziale cambio di governo che sarebbe stato veramente una salvezza dal precipizio.....
e lo fa inoltre ,non senza prima aver ribadito ( ad uso del vaticano ) , di essere cattolico e credente.

Forse spera che il vaticano gli compri qualche copia del suo libro..non so...

Certo il vecchiaccio si sara' gia' premunito di prenotare e non far arrivare
nei negozi almeno la prima edizione..( e meno male !!!)

Anche se sono quasi certa che la regalera' COMPRANDOLA CON I NOSTRI SOLDI a chi guarda mediaset....ed a chi ,ancora come me, paga il canone rai.

MA MI FERMO QUI.....NON VOGLIO INFIERIRE.




pubblicata da Laura Picchetti il giorno giovedì 7 luglio 2011 alle ore 16.43

lunedì 20 giugno 2011

DEBITO PUBBLICO

Il popolo non sta più al gioco " ora Basta"
pubblicata da Italo Ciccarone 20 giugno 2011



Il debito pubblico è il debito totale accumulato nel corso degli anni da uno stato nei confronti dei propri cittadini e/o verso l'estero.

Nel caso del debito italiano siamo in presenza di un forte debito interno.

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

si intende il debito dello stato nei confronti di altri soggetti, individui, imprese, banche o soggetti stranieri, che hanno sottoscritto obbligazioni (come BOT e CCT) destinate a coprire il fabbisogno finanziario statale.Per



La spesa per gli interessi corrisposti ai detentori delle obbligazioni statali viene indicata come servizio del debito. Il deficit pubblico si calcola solitamente in percentuali rispetto al PIL, per indicare quanta parte della ricchezza prodotta ogni anno sarebbe necessaria per ripagare il debito.

n paesi come Belgio, Italia e Giappone il rapporto debito/PIL supera l'unità.

L'esigenza di tenere sotto controllo l'espansione del debito pubblico ha due principali motivazioni.



La prima è di carattere finanziario e attiene alla difficoltà di finanziare il debito pubblico quando questo cresce troppo velocemente.

Se cala la fiducia dei sottoscrittori dei titoli circa la capacità del debitore di pagare gli interessi e di restituire il capitale, il finanziamento del debito può avvenire solo corrispondendo interessi più elevati.

Se la spesa per interessi aggrava il deficit pubblico, facendo ulteriormente aumentare il debito, può innescarsi un circolo vizioso in cui all'aumento vorticoso del debito corrisponde un aumento della spesa per interessi, dei deficit e quindi del debito pubblico. Senza interventi sulle entrate o sulle spese correnti, si rischia l'insolvenza del debitore.



La seconda motivazione riguarda il cosiddetto effetto spiazzamento. Se una parte dei risparmi privati finisce col finanziare il debito pubblico, si sottraggono risorse agli investimenti privati, con conseguenze negative sulla crescita dell'economia.

È l'effetto spiazzamento.




Il debito pubblico è maggiore da una a tre volte del PIL nazionale in vari paesi industrializzati e, anche con le tasse che sono una percentuale del PIL(minore di 1, evidentemente), lo Stato non sarebbe in grado di ripagare capitale e interessi. E' fondamentale che gli investitori istituzionali non cessino di acquistare titoli e rifinanziare il debito perchè lo Stato non risulti insolvente. In questo senso il debito è infinito ed irredimibile.

Soggetti pubblici e società private che dispongono di ingente liquidità di cassa da investire sono potenziali investitori istituzionali. Questo ruolo strategico pone un problema alla sovranità dello Stato.


Su Rai News24 è stato programma un reportace straordinario, quasi tutti gli Stati al mondo sono indebitati, la causa: "Corruzione Politica", diversi governi Equador. Islanda, ecc, hanno dichiarato di non voler pagare i debiti e hanno fatto ricorso ad organismi internazionale, dopo indagini e verifiche di questi, hanno vinto azzerando di fatto il debito.



Indebitati col diavolo

http://scenari.blog.rainews24.it/?p=494

giovedì 19 maggio 2011

cosentino..................